Esercizi della Fraternità. Il telegramma inviato a Papa Francesco

Santità, circa 21mila persone riunite in presenza in Italia, le comunità estere in collegamento da 21 nazioni, oltre a circa 3mila persone collegate dalle proprie case perché impossibilitate a muoversi, hanno svolto in questi giorni gli Esercizi spirituali della Fraternità di Comunione e Liberazione.

Il titolo degli Esercizi era "Quello che mi stupisce, dice Dio, è la speranza" e sono stati predicati da S.E.R. Mons. Giovanni Paccosi, Vescovo di San Miniato. È stata per tutti noi, Santità, l'occasione per riscoprirci bisognosi di riconoscere Cristo nelle nostre vite. Riconoscere che possiamo sperare solo perché Lui è presente.

Mons. Paccosi ci ha introdotto in questo cammino di riconoscimento e ci ha reso vivo che solo nell’abbraccio della Chiesa, tramite la forma della compagnia generata dal carisma di Don Giussani in cui siamo immersi, rimaniamo attaccati all’oggettiva presenza di Cristo risorto. La presenza di Sua Eminenza il card. Farrell è stato segno chiaro di conforto per il nostro cammino di fede dentro l’appartenenza all’unica Chiesa, per la quale viviamo e senza la quale non esisteremmo. Cristo si serve della nostra speranza per mostrare a tutti il Suo volto, e noi possiamo solo essere “servitori di questa speranza”. In questo cammino desideriamo essere accompagnati da Maria, certi che come ci ricordava don Giussani “senza la Madonna non potremmo essere sicuri del futuro, perché la sicurezza del futuro ci viene da Cristo”.

Grati della benedizione che ci ha inviato, e desiderosi di essere afferrati da Cristo ogni giorno, continuiamo tutti a pregare per lei.

Davide Prosperi
Presidente della Fraternità di Comunione e Liberazione