La lettera di Julián Carrón al movimento

Gli appuntamenti di questo periodo sono sospesi per l'emergenza. Ma «niente ci impedisce di proseguire il cammino per incrementare la certezza. Perciò vi invio la domanda che avevo pensato per gli Esercizi: "Che cosa ci strappa dal nulla?"»
Julián Carrón

Carissimi amici,
pur non essendoci ancora disposizioni delle autorità circa il prossimo mese di aprile, l’attuale emergenza sanitaria e le problematiche legate all’organizzazione dei nostri gesti ci impongono di disdire tutti i consueti appuntamenti di questo momento dell’anno: gli Esercizi della Fraternità, gli Esercizi dei lavoratori, il Triduo di GS, i momenti della Settimana Santa del CLU, le Via Crucis, la Scuola di comunità in collegamento del 1° aprile.

Questa decisione, imposta dall’emergenza, non fa sparire la presenza insidiosa del coronavirus tra di noi né attenua la provocazione che essa rappresenta, non ci consente di voltare la faccia dall’altra parte, come se non ci toccasse. Volenti o nolenti, ci riguarda tutti. E, con tutti, noi condividiamo la stessa domanda: come stare da uomini davanti a questa circostanza?

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