Il Monte Bianco.

A tu per tu con la Bellezza

Trecento ragazzi e ragazze di Gioventù Studentesca sono in vacanza a La Thuile. Il Monte Bianco, gli incontri, quell'incontenibile voglia di vivere: «Sono tutti segni della presenza di Dio». E non è ancora finita...

Carissimi amici di Tracce,
sono iniziate a Punta Helbronner, a 3.600 metri, davanti al Monte Bianco in una giornata stupenda, indimenticabile, le vacanze di trecento studenti di Gioventù Studentesca e dei loro insegnanti a La Thuile. Sono iniziate a tu per tu con la bellezza travolgente del bianco delle vette innevate e dell'azzurro limpido del cielo.

Il contraccolpo della bellezza ha segnato il cammino dei cinque giorni di vacanza, con la scoperta che l'evidenza della presenza di Dio che ha comunicato il Monte Bianco ha la stessa forza e intensità dentro gli incontri con i testimoni della fede, come lo sono stati Giacomo Fiordi, cooperante di Avsi in Iraq, don Claudio Burgio, fondatore dell'Associazione Kayròs e suor Donata Motta, suora di Carità dell’Assunzione. Questo è stato il filo rosso della vacanza di GS: Dio si incontra oggi nella bellezza dei monti, come nella bellezza dell'umano che Lui tocca e riporta alla sua origine vera. E in questa prospettiva si è fatto largo, piano piano, il miracolo della vacanza, il suo tratto più significativo, che Dio lo si incontra nell'altro, in ogni altro.

È stata l'esplosione di incontri, semplici e immediati, a rendere ognuno di noi protagonista della vacanza, perché al centro di questi giorni si è posta la vita, il suo bisogno di pienezza, di completezza. Il miracolo più grande di questa vacanza è stato rincontrare l'amico, la persona più conosciuta che diventa nuova, più presente, più amica.

Il segno di questa novità che ci ha incalzato tutti è stato il cambiamento dei volti, la letizia che si è impressa sulla faccia di tanti ragazzi e ragazze e che mi ha attratto, coinvolgendomi a capire da dove venisse tanta felicità. Un nuovo e affascinante segno di quanto possa valere per me vivere cinque giorni con ragazzi e ragazze di cinquant'anni di meno, perché dalla freschezza e dall'apertura di un giovane si ha tanto, tanto da imparare. Ed è bello imparare oggi da chi porta dentro il cuore una grande e incontenibile voglia di vivere.

Gianni, Abbiategrasso