Aura Maria Vistas Miguel presenta il Meeting Lisboa 2016.

Nella "Tenda" di Belem

La visita di Marcelo Rebelo de Sousa, presidente della Repubblica, "A Beleza desarmada" e "Hunger Games". A partire dal 15 aprile, tre giorni di incontri, mostre e spettacoli nella capitale portoghese. Sulla scia di una domanda: «E tu che novità porti?»
Paolo Perego

L’hanno chiamata a guidare il Meeting Lisboa solo da poche settimane: «A un mese dall’evento… E c’erano un sacco di cose da fare: “Ma come faremo?”, mi chiedevo». Eppure, oggi ne parla entusiasta: «Le persone che ci hanno lavorato sono bravissime. E per il 15 aprile ormai è quasi tutto pronto». Aura Maria Vistas Miguel, vaticanista per l’emittente portoghese Rádio Renascença, racconta così le ultime settimane passate a organizzare la kermesse di tre giorni che animerà la “Tenda” del Centro culturale di Belem, antico quartiere della capitale portoghese che si affaccia sull’estuario del Tago.

Ed è pronta l’accoglienza per il neoeletto presidente della Repubblica, Marcelo Rebelo de Sousa, che, a neppure un mese dalla nomina, ha confermato la sua presenza alla conferenza di apertura di venerdì 15 aprile.

Una notizia che non era ancora arrivata la sera della presentazione del Meeting, sabato scorso, in un locale del centro storico con invitati duecento amici. «Ho spiegato il motivo per cui facciamo questo gesto, mostrando un video di sintesi delle passate tre edizioni. Noi abbiamo tanto da raccontare. E questo “tanto” sono cose belle che muovono la gente. A venire a vedere e, magari, anche ad aiutarti». Come per il Presidente, forse.

«Sarà un weekend ricco e denso, sulla scia di un titolo bellissimo: “E tu che novità porti?”», spiega la giornalista scorrendo la versione ormai definitiva del programma. Oltre al grande onore della visita di Rebelo de Sousa, «parleremo di misericordia, con l’amica Catarina Bettencourt di Aiuto alla chiesa che soffre , e Nicola Boscoletto, cooperativa Giotto di Padova». L’idea è quella di declinare il tema del Giubileo parlando delle questioni dei rifugiati e delle carceri: «Mi aveva molto colpito la testimonianza di Agostino Zhang alla presentazione romana del libro intervista di Andrea Tornielli a papa Francesco, Il nome di Dio è Misericordia. Così abbiamo scelto di provare a seguire queste due strade per entrare nell’argomento».

Altro punto caldo al centro dei tre giorni portoghesi, il lavoro: «Con due grandi incontri. Il primo con una direttrice d’orchestra, Joana Carneiro, su cosa voglia dire lavorare insieme e guardare l’altro come un bene». Quindi, l’appuntamento con Henrique Leitão, scienziato, il sabato, con un riferimento alla mostra su “Millet e il lavoro” preparata da Mariella Carlotti per il Meeting di Rimini 2014 e allestita per l’occasione a Belem. «Al termine del dialogo abbiamo invitato un coro amatoriale per farci ascoltare il “Cante Alentejano”, un canto tradizionale della regione dell’Alentejo, “oltre il Tago”, nel sud-est del Paese. Una zona povera e difficile, che per anni è stata culla del comunismo. Eppure, i testi e le melodie esprimono un senso religioso fortissimo parlando del lavoro, della realizzazione di sé e della bellezza pur nel sacrificio. Una novità, insomma», dice ancora Aura richiamando il tema del MeetingLisboa.

Un tema che diventerà il cuore pulsante del weekend quando tutto, alla “Tenda”, si fermerà per dare spazio a una mostra preparata da alcuni universitari con don Luis Miguel Hernández: «In realtà non sappiamo bene cosa accadrà», spiega scherzando Aura: «Non sarà la classica mostra a pannelli, ma una performance con filmati, musica, attori. Forse non è normale che io, presidente, non abbia ben chiaro di cosa si tratta nei dettagli. Ma ogni volta che chiedo a quei ragazzi, c’è una tale luce nei loro occhi e nelle loro spiegazioni che mi fido…». E dice lo stesso dei ragazzi più giovani di Gioventù Studentsca di varie scuole che, guidati da un professore, hanno lavorato a una mostra sul fim Hunger Games, “Katniss”, dal nome della protagonista.

«A chiudere il Meeting, domenica, arriverà don Julián Carrón. Per presentare il suo libro, La bellezza disarmata (quella portoghese è la prima traduzione, ndr), abbiamo organizzato un dibattito tra lui e uno storico molto conosciuto in Portogallo, Rui Ramos. Sarà una “chiave d’oro” per leggere quanto avremo vissuto in quei giorni. Un assaggio di questo lo abbiamo già avuto. Alla presentazione abbiamo mostrato alcuni brani di un’intervista a Carrón. E tutti ne sono rimasti colpiti». Ma questo, appunto, è stato solo un assaggio.

Info: www.meetinglisboa.org