Papa Giovanni I.

GIOVANNI I La prima missione in terra d'Oriente

Continua la serie su alcuni tra i più significativi pontefici della storia. Nella tredicesima puntata, il Papa che, per primo, andò a Costantinopoli. E lì, ad accoglierlo, trovò l'imperatore in ginocchio...
Eugenio Russomanno

Il diacono Giovanni, vecchio e malato, fu eletto pontefice il 13 agosto 523. Era stimato amico del grande filosofo Severino Boezio. La sua elezione dimostrava la vittoria in seno alla Chiesa del partito filo-orientale, in conseguenza della pacificazione tra Oriente ed Occidente ottenuta dal predecessore, papa Ormisda, e dall’imperatore Giustino.
La memoria di san Giovanni I è legata al dramma politico-religioso di Teodorico. L’imperatore d’Oriente Giustino (518-527), grande difensore dell’ortodossia cattolica, aveva ripreso a perseguitare gli eretici e in modo particolare gli ariani. Se ne preoccupò Teodorico il Grande, re d’Italia (493-526), che concepiva il disegno di riunire, contro i greci e i romani cattolici, tutte le stirpi germaniche ariane, fondando così un grande impero ariano romano. In particolare, Teodorico vedeva i progressi della reciproca comprensione tra la Chiesa latina e la Chiesa greca nella forma di un progressivo segreto accordo tra i senatori romani e la corte bizantina per la restaurazione dell’autorità imperiale in Italia.
Teodorico convocò il Papa a Ravenna e gli ordinò di recarsi a Costantinopoli per difendere gli ariani, i Goti in particolare, perseguitati dall’imperatore. «Giovanni fu il primo Papa a lasciare l’Italia per recarsi in Oriente», annota lo studioso John Kelly. L’accoglienza che ricevette a Costantinopoli fu splendida: tutta la città gli andò incontro per salutarlo e l’imperatore si prostrò davanti a lui, riconoscendolo vicario di Pietro.
L’imperatore accettò di soddisfare la maggior parte delle richieste di Teodorico, ma non tutte. Quando l’ambasciata tornò a Ravenna, agli occhi di Teodorico la missione era stata un fallimento. Una delle cose che provocarono l’ira di Teodorico fu la magnifica accoglienza di papa Giovanni da parte della popolazione di Costantinopoli e dell’imperatore Giustino. «Eccessivamente sospettoso», il re nel frattempo aveva fatto giustiziare il suo fedele ministro Boezio con altri importanti personaggi, accusati di collaborazionismo con l’impero d’Oriente. Teodorico ormai non si fidava più del Papa, al quale fu ordinato di rimanere a Ravenna: Giovanni, vecchio e infermo, logorato dal viaggio e impaurito dall’ira di Teodorico, non resse e morì. Era il 18 maggio 526. Il suo epitaffio, riportato nel Martirologio Romano, lo descrive come una «vittima per Cristo». Santo, la sua festa si celebra il 18 maggio.