Il gesto che unisce

Sabato 26 novembre, nei supermercati d'Italia, il ventesimo appuntamento organizzato dalla Fondazione Banco alimentare, dal titolo: "La vita riparte da un dono". Che inizia coinvolgere anche le comunità islamiche, come a Milano e Catania
Giorgio Vittadini

L’integrazione è impossibile? Una risposta viene dall'esperienza di una strada che sembra in questi giorni il simbolo delle difficoltà per una convivenza pacifica fra diversi. Si tratta di via Padova a Milano. Mahmoud Asfa, direttore della Casa della Cultura islamica situata nella via multietnica milanese, ha spiegato a ilsussidiario.net perché ha invitato i suoi fedeli a partecipare alla Giornata Nazionale della Colletta Alimentare di sabato 26 novembre: «Guardiamo a questa iniziativa per imparare a collaborare al bene della città di Milano». Non è un caso isolato. L'Imam della moschea della Misericordia di Catania, Kheit Abdelhafi ha fatto lo stesso invito: «Il migliore di voi è colui che è più utile alla gente» ha detto ai suoi fedeli. Del resto la collaborazione tra il Banco Alimentare e gli islamici della città siciliana non è una novità: la Fondazione da tempo fornisce alla moschea cibo che viene distribuito a 180 famiglie disagiate, il 90% delle quali non islamiche. È un ponte che il Banco Alimentare ha costruito nel corso degli anni anche con esponenti di altre confessioni, ad esempio gli ortodossi, che vi partecipano da tempo, ma anche con realtà e associazioni laiche di ogni tipo. Perché questo gesto appassiona così tante persone di fede e cultura diverse? La risposta è nel titolo della Giornata della Colletta di sabato 26 novembre: "La vita riparte da un dono". Spesso si ritiene che quel ponte fra razze, culture e religioni differenti continuamente invocato da papa Francesco sia un'utopia. Ma questo avviene perché si pensa che debba accadere attraverso analisi filosofiche o sociologiche, progetti economici o politici e quant’altro. Il titolo della Colletta di quest’anno ci ricorda che sono i semplici gesti di gratuità, quelli praticati dai grandi santi, così come da cittadini comuni, in tutte le epoche, ad avere unito i popoli.

CONTINUA A LEGGERE SU ILSUSSIDIARIO.NET