«Sapere Aude!: Abbiate il coraggio di conoscere»

È partito il concorso di Filosofia che coinvolgerà studenti delle superiori da tutta Italia. Quaranta scuole e più di mille iscritti. Un'occasione per un nuovo approccio ad una disciplina che è innanzi tutto «domanda»
Francesco Graffagnino

Sapere aude! L’espressione oraziana, ripresa con successo da Emmanuel Kant come motto dell'Illuminismo, darà il titolo al concorso nazionale di filosofia per studenti delle scuole superiori Romanae Disputationes. L’idea nasce sulla scia positiva dell’esperienza dell’anno scorso della Bottega di filosofia, che aveva portato corsi pomeridiani nelle scuole superiori di Roma. Quest’anno l’associazione Tokalon didattica per le eccellenze, in collaborazione con Diesse, gli istituti Luigi Sturzo e Sant’Orsola di Roma, l’Istituto Malpighi di Bologna e la casa editrice Loescher, ha pensato di lanciare questa nuova iniziativa. L’obiettivo è quello di offrire ai ragazzi che parteciperanno la possibilità di confrontarsi con le grandi domande che la filosofia pone all’uomo contemporaneo e misurarsi da protagonisti proprio in quelle disquisizioni che sempre hanno interessato i grandi pensatori della storia.

«Attraverso le Romanae Disputationes si intende offrire un’occasione per innovare il modo tradizionale di studiare filosofia, proponendo un approccio tematico e non solo storico», spiega Marco Ferrari, professore di Filosofia all'Istituto Sant'Orsola di Roma e curatore del concorso. Fare appassionare i ragazzi a una modalità di fare filosofia che non sia ridotta al puro nozionismo storico delle lezioni scolastiche, a volte così lontano dalla vita di tutti i giorni, per riappropriarsi di un metodo più interessante.

«Tutti li uomini naturalmente desiderano di sapere», scrive Dante all'inizio del Convivio citando «Lo primo filosofo» (Aristotele). Da sempre la storia della conoscenza è caratterizzata da questa indole curiosa dell’uomo e dai suoi interrogativi davanti alla realtà. «La storia della filosofia è la storia di una domanda, è la storia del domandare, e questa domanda filosofica è uno strano oggetto perché non dà semplicemente e immediatamente un criterio di approccio ad un testo filosofico del passato. Per capire che cosa sia la storia della filosofia o la filosofia tout-court, dobbiamo aver presente che di tratta di una domanda». Così Costantino Esposito, docente di Filosofia all'Università di Bari, tracciava, nella scorsa edizione della Bottega di filosofia, quello che sarebbe poi stato il metodo delle Disputationes.

Primo appuntamento di questo percorso, il 7 novembre. Una lezione accademica introduttiva sul tema del concorso, "Sapere Aude! Natura, funzioni e Possibilità della Ragione Umana" con Costantino Esposito, quest'anno presidente della giuria. La grande sorpresa dell’iniziativa, almeno dal punto di vista dei numeri, viene dalle iscrizioni. Si pensava che ci sarebbero stati un centinaio di partecipanti, ma il numero è inaspettatamente lievitato fino ad arrivare a mille domande di iscrizione. Gli studenti, provenienti da circa quaranta scuole, statali e paritarie di tutta la penisola, saranno chiamati a misurarsi in una vera e propria ricerca filosofica, lavorando in team con un docente come referente. Perché il metodo migliore per fare ricerca è quello che spiega bene la formula medievale quaerere veritatem in amicitiam: cercare la verità nell'amicizia.

Un elaborato in forma scritta o multimediale verrà poi giudicato da una giuria composta da docenti universitari e da un comitato didattico composto da venti docenti a garanzia della scientificità dei lavori dei ragazzi. Proprio la pretesa di scientificità è un aspetto fondamentale del concorso che avrà il suo epilogo in una due giorni a Roma (18-19 marzo 2014). Una Convention alla quale parteciperanno anche i professori Enrico Berti e Mario de Caro, con lezioni, seminari di presentazione e la premiazione dei migliori elaborati.

Online, il video con la lezione di Costantino Esposito e il format per iscriversi.