I sacerdoti della Fraternità San Carlo.

Edificatori di una società nuova

Da Città del Messico a Nairobi, passando per Bogotà, Torino... È il campo d'azione dei dieci nuovi sacerdoti e dei due diaconi che saranno ordinati a Roma, sabato 25 giugno. Si uniranno ai missionari sparsi in diciassette Paesi
Paola Ronconi

Nel trentesimo anniversario dalla fondazione, la Fraternità sacerdotale dei missionari di San Carlo Borromeo festeggia con l’ordinazione di dieci sacerdoti e due diaconi. Accadrà sabato 25 giugno 2016, alle 15.30, nella basilica di San Giovanni in Laterano a Roma. Sarà monsignor Massimo Camisasca, vescovo di Reggio Emilia-Guastalla e fondatore della Fraternità, a ordinarli.

Si aggiungono ai 133 preti in missione in 17 Paesi. Giuseppe Cassina e Stefano Motta continueranno il loro lavoro nella parrocchia di San Juan Bautista a Fuenlabrada, Spagna, dove hanno trascorso l’anno di diaconato. Alessio Cottafava e Tommaso de Carlini andranno in Cile, nella parrocchia del Divino Maestro di San Bernardo. La meta sarà la casa di Città del Messico per David Crespo e Davide Tonini. Sempre il Sudamerica, ma Bogotà, in Colombia, la destinazione per John Roderick.

Missione italiana, invece, per Giovanni Fasani che rimarrà a Roma come vicerettore della Casa di Formazione della Fraternità; Cristiano Ludovici resterà a Torino a insegnare e a lavorare nella parrocchia di Santa Giulia; e Stefano Tenti continuerà la sua collaborazione a Reggio Emilia con monsignor Camisasca.
I neo diaconi Marco Vignolo e Mattia Zuliani trascorreranno l’anno di diaconato a Roma, nella parrocchia di Santa Maria in Domnica, il primo, e a Nairobi, nella periferia di Kahawa Sukari, il secondo.

Sul sito della Fraternità San Carlo si possono leggere le storie della vocazione di alcuni di loro. Oltre a una riflessione di Camisasca in cui, tra l’altro, afferma che «il prete è chiamato a essere edificatore di una società nuova, che troverà espressioni esteriori secondo il volere di Dio, ma che può nascere solamente dalla conversione del cuore».