Il presepe vivente davanti a San'Eustorgio.

Dalla Bassa a Sant'Eustorgio

Da quattro anni il presepe vivente di Gudo Gambaredo partecipa al tradizionale corteo dei Magi che, ogni Epifania, parte da piazza Duomo. Tutto è iniziato con l'invito di uno degli organizzatori: «Voi siete un popolo, aiutateci a vivere questo gesto»
Vanna Muzio

Da tanti anni la domenica che precede il Natale si svolge a Gudo Gambaredo un presepe vivente che vede coinvolti circa duecento personaggi tra adulti e bambini: Maria, Giuseppe, l’Arcangelo Gabriele, i soldati romani con l’Araldo che annuncia il censimento, i locandieri di Betlemme, i Re Magi e i pastori che sono i primi a ricevere l’annuncio della nascita di Gesù.
È un gesto semplice del popolo cristiano, proposto dalla comunità cristiana, che aiuta a far memoria della nascita di Gesù accaduta in un luogo preciso duemila anni fa, che riaccade continuamente oggi nella nostra vita e nella realtà tutta. La gente partecipa seguendo in silenzio la Sacra Rappresentazione quasi come in una processione che si snoda per le vie del paese trasformato ora in Nazareth poi in Betlemme e tra canti e letture tutti si è invitati ad immedesimarsi il più possibile con quel che è accaduto. Arriva molta gente e di tutti i tipi, da chi desidera rivivere il vero significato del Natale a semplici curiosi e viandanti. Ma anche chi è capitato lì per caso o per vedere i cavalli o il gregge di 800 pecore non può non rimanere quanto meno stupito di ciò che vede: la celebrazione dell’irruzione del Mistero nella storia. E noi che abbiamo preparato il gesto, lo proponiamo a tutti e vi partecipiamo siamo lì come semplici testimoni.
Per lo stesso motivo, da quattro anni partecipiamo come semplici pastori con un gruppetto molto più esiguo, circa una trentina tra adulti e bambini, al tradizionale corteo dei Magi che il giorno dell’Epifania si svolge a Milano da piazza Duomo fino alla chiesa di Sant’Eustorgio dove sono conservate le reliquie dei Re che hanno seguito la stella cometa. Tutto è nato per una semplice coincidenza. Uno degli organizzatori partecipa per caso e per curiosità al Presepe vivente a Gudo e rimane colpito da come il gesto è vissuto. «Un popolo fatto di uomini e bambini mosso da una Presenza» dice. Al telefono fa la sua richiesta: «Venite al corteo dei Magi a Milano». Io un po’ scettica ed anche intimorita rispondo: «Ma da noi è tutto più semplice, siamo per la maggior parte pastori, non abbiamo certo costumi belli e sfarzosi come i vostri…», e tra me e me penso: «Non ci interessa neanche fare una sfilata come figuranti». Lui incalza: «Da voi ho visto uomini, donne e tanti bambini coinvolti: camminare insieme verso Gesù, ecco a noi manca il popolo, questo tipo di popolo». A quel punto non potevo più esitare: «Ok, veniamo». E così semplicemente è iniziata l’avventura. La nostra è una piccola testimonianza ed un regalo per noi stessi che con stupore, ogni volta, ci rendiamo conto ancora di più di quel che portiamo. Gli organizzatori del corteo ci hanno detto: «Noi abbiamo bisogno di voi, perché guardando come vivete il gesto noi siamo aiutati a recuperarne il vero significato che nel tempo forse un po’ si è perso».
Partiamo la mattina presto, ci vestiamo da pastori camminiamo da piazza Duomo lungo via Torino, cantando con gli zampognari che ci accompagnano con le loro musiche, ora il Gloria in Excelsis Deo, ora il Tu scendi dalle stelle, ora il Venite Fedeli. La gente lungo il corso è stupita, a volte commossa guardando il volto gioioso dei nostri bambini che a domanda rispondono: «Stiamo andando da Gesù portando i doni che abbiamo tra le mani, canta con noi». In sant’Eustorgio, il bacio a Gesù e la benedizione a tutta la piazza. Torniamo a casa contenti per quel che abbiamo vissuto e io tra me e me penso che quel giorno Gesù per le strade di Milano ha voluto farsi vedere e conoscere anche attraverso il nostro essere lì… Solo per aver risposto ad un semplice invito.