<em>God bless America</em>, "Riro" Maniscalco.

La "scintilla" degli States

"God bless America" non è solamente la scoperta degli Usa attraverso gli articoli di "Riro" Maniscalco. Ma la ricerca di quella positività tra le contraddizioni della terra americana. Per riscoprire che l'uomo è qualcosa di più di «una pancia piena»
Flora Crescini

God bless America è una raccolta di articoli, pubblicati su ilsussidiario.net, che ci raccontano l’America quotidiana, «mondo affascinante e contraddittorio», «vivace e in perenne cambiamento». L’occhio attento di Maurizio "Riro" Maniscalco guarda tutto senza prevenzione; anzi, è pieno di quella simpatia senza la quale nulla può essere conosciuto realmente. Ci piace, a mo’ di esempio, l’articolo relativo a Matthew McConaughey, vincitore dell’Oscar 2014.

Quarantatre milioni di telespettatori, «abiti irreali e sfolgorio di luce e di scenografie... noiosissimi elenchi di persone da ringraziare con noiosissimi discorsetti al momento del ricevimento dell’ambita statuetta. Tranne uno». McConaughey, appunto. Col suo smaccato accento texano, l’attore premiato dice che ci sono tre cose di cui ha bisogno nella vita: «Qualcosa verso cui alzare lo sguardo, qualcosa che lo faccia guardare al futuro, qualcosa da inseguire». Scrive Maniscalco: «Solo che per spiegarle ha tirato fuori tre questioncine da far venire i brividi. Cos’ha detto? Ha detto che il Padre Eterno gli ha donato opportunità che non sono frutto delle sue mani né di quelle di nessun altro. Grazia, pura grazia». Confounding, semi-bizarre, l’ha definito la stampa. E potrebbe aver ragione, visto le numerose stranezze del Paese. Una su tutte: una famosa società di sondaggi, la Gallup, ci fa sapere che la gente si fida più del farmacista che del prete.

L’America appare una grande diapositiva grazie alla quale emergono le follie del mondo intero che non sa più come cavarsela, quando la fiducia si è persa. McConaughey e i farmacisti: anche questo sono gli United States. Maniscalco ci mostra i differenti aspetti del Paese, il magma delle diverse reazioni ai fatti politici, di cronaca o di sport. E coglie in questa confusione scintille che ci ricordano che la persona non è solo una pancia piena di bistecche, ma è un cuore che sa battere ancora.

Per cogliere questa positività, come scrive nella prefazione Giorgio Vittadini, presidente della Fondazione per la Sussidiarietà e che segue le comunità di CL in Usa, bisognava «farsi americani con gli americani», trattenendo il valore di ciò che si va scoprendo: come Maniscalco ha saputo fare.

Maurizio "Riro" Maniscalco
God bless America. Un diario a stelle e strisce
Società Editrice Fiorentina
pp. 204 - 12€