Un momento di gioco.

ESTATE ALL'AQUILA Si ricomincia dalla bellezza

Sono arrivati da tutta Italia, per stare coi terremotati e aiutare i più giovani a recuperare le lezioni di scuola. Ma non solo. Terza puntata di diario da un'insolita vacanza

Mercoledì 29 Luglio, 16.40

Siamo alla terza settimana alla Città dei ragazzi. Questa settimana sono arrivati sei nuovi ragazzi: Francesco, Dario, Lucia, Martina e Paolo. È frutto del passaparola continuo fra le famiglie che ci porta ogni giorno ad incontrare nuove persone. Ieri sera Ilaria, Danny, Matteo, Francesco con le loro famiglie sono venuti ai tendoni per osservare con noi il cielo stellato. Willy, un professore di Ferrara, ci ha spiegato le varie costellazioni e, grazie al telescopio, ci ha fatto vedere il pianeta Giove. Il tema di questa settimana è una frase di Leopardi tratta dal Canto notturno di un pastore errante dell’Asia: “Che fai tu luna in ciel, dimmi che fai silenziosa luna?”. Questa mattina Tiziana e Maurizia ci hanno proposto un breve percorso alla scoperta di Leopardi: hanno voluto partecipare tutti i ragazzi. È stato molto interessante e alla fine Martina ci ha confidato di essere molto contenta di essere venuta. Lei è una ragazzina di dodici anni, che, ci raccontava la mamma, fino a qualche giorno fa faticava a staccarsi dai genitori, era impaurita e triste. Oggi è una delle più vivaci, gioca, canta, studia insieme a noi.
La vera novità di questi giorni è vedere i ragazzi studiare: fa molto caldo sotto i tendoni, eppure anche stamattina Nicole e Leonardo erano seduti con Luca a studiare latino, Manuel e Luca con Anna a svolgere esercizi di matematica, Lucia e Dario (il suo ragazzo) con Giuseppe per informatica. E poi le inossidabili Chiara e Nicoletta con una schiera di ragazzini di scuola elementare disegnano, pitturano, raccontano storie, giocano, senza stancarsi mai. Ieri Danny, sette anni, sentendo che i più grandi avrebbero studiato, ci ha detto con gli occhi spalancati: “si possono fare i compiti? Anche io voglio farli”. Ed infatti eccolo lì, stamattina, seduto con Francesco, a studiare matematica.
Anche oggi tanti piccoli fatti da guardare e di cui commuoversi: la bellezza ci viene incontro tutti i giorni indicando costantemente a ciascuno il punto attraente dal quale poter ripartire.
Luca, L’Aquila

Venerdì 24 luglio, ore 12.50

Stamattina all’Aquila ci sono 35°. La città dei ragazzi è calda, ma è calda in tutti i sensi. Dalle 9 del mattino c’è stato un continuo afflusso di persone: bambini, ragazzi e genitori incontrati al banchetto nel centro commerciale o invitati da Giorgia, Luca, Valeria e tutti gli altri amici che parlano ai compagni delle bellissime ore passate qui a Colle Sapone.
Ho appena parlato con Alfonsina, una signora che lavora qui all’Itis. Stamattina sarebbe rimasta volentieri a lavorare con le "pitture di sale colorato" inventate da Chiara: piccoli coloratissimi capolavori realizzati da undici bambini delle elementari. Alfonsina ha un figlio di 16 anni ed è rimasta a bocca aperta quando, entrando nella seconda tenda, abbiamo trovato Nicole e Leonardo a studiare latino, Paolo e Leonardo impegnati con la matematica, Lorenzo e Martina con l'informatica, Michela con la fisica e sedici ragazzi dai 9 ai 15 anni tutti presi nel ”laboratorio della meraviglie”. Come tutti i venerdì, anche oggi ci hanno raggiunto da Pescara Lorella e Gabriella e hanno proposto delle esperienze scientifiche: attraverso provette, indicatori e cartine al tornasole, questa volta abbiamo preso dimestichezza in modo concreto e divertente con gli acidi e le basi.
Tra gli amici della città dei ragazzi, oggi ce n'erano di nuovi: Matteo, Sara, Lucia e Danny. Anche loro parteciperanno alla caccia al tesoro che abbiamo organizzato in pineta, con arrosticini e cantata a seguire.
Mi hanno colpito in particolare due cose.
Innanzitutto, lo studio con Leonardo e Lorenzo. Sono partiti con delle domande di trigonometria, tanto per scrostare la ruggine sugli esercizi, e si sono ritrovati immersi nel tentativo di capire come avesse fatto Eratostene a misurare la circonferenza terrestre utilizzando solo un bastone e un cervello. Il loro viso si è illuminato: «Questa è la vera matematica», ha detto Leonardo. E Lorenzo: «Se studiamo così, martedì partecipo al dibattito su Leopardi!».
L’altra cosa che mi colpisce sono gli occhi pieni di stupore dei genitori. Mercoledì sera all’aperitivo irlandese erano tanti a ballare e cantare con noi. Antonello, il papà di Valeria e Luca, si è messo a suonare le percussioni. Mario, il papà di Leonardo e Lorenzo, mi ha detto: «I miei figli vogliono venire qui, qualsiasi cosa facciate, perché amano stare con voi. E non mi stupisce: sin dal primo giorno ho visto in voi uno spessore umano fuori dal comune. Come mi piacerebbe che questo rapporto continuasse anche dopo l’estate...».
Enrico, L'Aquila

Mercoledì 22 luglio, ore 10.50

Un’altra giornata alla città dei ragazzi, anzi, alla città di Leonardo, Lorenzo, Luca e tutti gli altri amici. Un’altra giornata con gli occhi pieni di stupore di fronte allo spettacolo che accade.
Giada studia matematica con Anna, Leonardo latino con Elisabetta, Paolo ha cominciato stamattina: ha preso il debito in matematica e si cimenta in geometria con la Betta. Valeria e le due Ilaria preparano con le due Vera il castello che servirà per oggi pomeriggio, perché alle 18 faremo un aperitivo irlandese: abbiamo invitato degli amici a suonare e cantare, Claudio ha portato anche la cornamusa da Bergamo. I bambini più piccoli, Luca, Marta, Riccardo, Leonardo junior e Giulia giocano con le tre Francesca. Marco, Ilaria, Monica e Martina, invece, sono immersi nelle tempere e nella pasta di sale con Claudia, Nicoletta, Chiara, Tiziana e Maurizia: anche il loro lavoro è finalizzato alla serata irlandese. Poi c’è il COOG (Comitato Organizzativo e Operativo Giochi) con il neoeletto “presidente” Matteo che insieme a Lorenzo, Riccardo, Manuel, Luca, l’altro Leonardo, Luca junior, le due Chiara, Mauro, Nicole, Michela e Giorgia lavora tutto teso alla preparazione dei giochi con Peppiniello, Nicola, Pietro e Luca.
E poi anche oggi c’è Lorenzo; sta aiutando la mamma a traslocare dalla vecchia abitazione (distrutta) alla nuova e, nonostante dica di non avere mai tempo libero, è sempre qui con noi. In questo momento è davanti alle tende con Pietro e chiacchierano del libro che gli abbiamo regalato: parla di uno strano medico di Bologna...
Si ricomincia dall’educazione, dalla proposta di un’amicizia positiva a partire da particolari concreti. Si ricomincia proprio dalla bellezza!
Enrico, L'Aquila